da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 16, 2023 | News
Assedio mortale a Milano approda nell’incantevole Framura. Seconda presentazione
Sabato 10 giugno 2023 alle ore 21.30 in località Costa di Framura (Sp) si terrà la seconda presentazione del noir “Assedio mortale a Milano. La terza indagine del banchiere Raoul Sforza”.
Framura e Bonassola sono i “luoghi del cuore” per Raoul Sforza, il protagonista dei tre romanzi scritti da Ferrario.
Entrambe le località sono state descritte a più riprese nei libri ed è un piacere e un onore per l’autore poter presentare la sua ultima fatica proprio nella cornice incantata di questi paesi, grazie al supporto di tante persone del luogo e delle amministrazioni locali.
Qui di seguito il comunicato stampa relativo al libro.
ASSEDIO MORTALE A MILANO
Immigrazione, campi profughi lager, onlus; ma anche intolleranza, razzismo e attentati. Sono molti i temi, attuali e complessi, messi sul piatto dallo scrittore Ippolito Edmondo Ferrario nel suo ultimo romanzo noir.
Fratelli Frilli Editori
La metropoli meneghina, d’improvviso, viene presa d’assalto e messa sotto assedio da falde violente di extracomunitari che travolgono un’intera città, coinvolgendo famiglie di immigrati spaventati e inermi di fronte a tanto caos.
Ma cosa sta succedendo a Milano?
Solo un uomo, Raoul Sforza, noto banchiere conosciuto per la sua irritante schiettezza e indifferenza verso il genere umano, può rimettere le cose in ordine.
Le istituzioni preposte hanno perso il controllo della città o, più facilmente, non lo hanno mai avuto?
L’opera tratta del tema dell’immigrazione nella sua interezza, partendo dal difficile e doloroso viaggio intrapreso da Morathi, un ragazzino eritreo di 12 anni, e dalla sua famiglia, fuggiti dal loro Paese di origine alla ricerca di un luogo migliore in cui vivere, l’Europa.
La storia comincia in un campo profughi libico e descrive dapprima le atroci violenze subite all’interno dei campi di detenzione, prosegue con il lungo viaggio della speranza, fino all’arrivo sulle coste italiane.
Uno dopo l’altro vengono narrati, in modo molto approfondito e realistico, gli avvenimenti in una lunga sequenza di abusi che sembrano non avere mai fine, perfino al loro arrivo in Italia quando il peggio sembrava fosse stato lasciato alle spalle.
La destinazione finale del viaggio è la metropoli meneghina luogo in cui, la vita del ragazzino, viene nuovamente sconvolta fino a quando il suo destino non si intreccia con quella di Amadi Babatunde, primo nigeriano a divenire agente di Polizia Straniera Locale del capoluogo lombardo.
Nel frattempo, un’ondata migratoria senza precedenti assedia i centri di prima accoglienza, creando a catena numerosi spostamenti verso la metropoli e, mentre i milanesi e le istituzioni soccombono al caos, l’ambigua e controversa figura del banchiere Raoul Sforza sembra essere l’unica in grado di arginare il fenomeno.
Privo di ogni morale e dal passato oscuro legato agli Anni di Piombo, il banchiere è la figura chiave della vicenda. Il sindaco Enrico Villa, carismatico leader del movimento sovranista Libertà di Popolo, detto “il Bomber” (il cannoniere che non sbaglia mai un colpo), è vittima di un oscuro ricatto e, nelle mani dello Sforza, sembra quasi un agnellino in attesa di essere divorato dal lupo.
Poteri forti lanciano la loro sfida tramando vendetta nei confronti del sindaco e, cosa ancora più ardita, dell’unico uomo che può davvero sconfiggerli fino a schiacciarli con ogni mezzo: il banchiere nero.
Assedio Mortale a Milano, F.lli Frilli Editori, è disponibile in tutte le librerie d’Italia a € 18,90 e nei principali store digitali. Pagg. 448. Collana SuperNoir Bross Isnb 9788869436802
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 3, 2023 | News
Il famigerato banchiere ritorna in libreria
Per la terza volta
E non sarà certamente l’ultima…
L’odissea del piccolo Morathi e dei suoi genitori partiti dall’Eritrea e finiti prigionieri in uno dei campi per migranti allestiti in Libia, è destinata ad intrecciarsi con la vicenda di Amadi Babatunde, primo nigeriano ad indossare la divisa di agente della Polizia Locale della città di Milano.
In una metropoli improvvisamente assediata da un’ondata migratoria incontrollata, tutto sembra destinato a soccombere al caos, mentre i poteri forti lanciano la loro sfida al sindaco Enrico Villa, esponente del sovranismo nazionale e vittima di oscuri ricatti.
Fra intrighi, macchinazioni e violenza, l’ambigua figura di Raoul Sforza, meglio conosciuto come “il banchiere nero” per i suoi trascorsi eversivi risalenti agli Anni di Piombo, è destinata a ricoprire un ruolo chiave per la sopravvivenza di Milano.
Mentre i milanesi si dividono tra accoglienza e xenofobia, paura del diverso e accettazione, Sforza scenderà in campo forte del suo innato cinismo, privo di ogni morale, determinato a ricorrere ad ogni mezzo per imporre la propria volontà.
Assedio mortale a Milano. La terza indagine del banchiere Raoul Sforza
di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, aprile 2023
450 pp, Euro 18.90
Nelle migliori librerie e anche in E-book
da Ippolito Edmondo Ferrario | Gen 30, 2023 | Milano. Storia e Misteri
La ricetta originale del brodetto di pesce de L’assassino di via Amedei a Milano
Per tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di poter cenare almeno una volta presso il ristorante L’Assassino di via Amedei, un cult della cucina toscana a Milano, magistralmente diretto da Ottavio Gori e Lino Morganti, oggi c’è una sorpresa.
Proprio questa sera mi è giunta la ricetta originale, direttamente dalla famiglia Morganti-Natalini, di quel leggendario brodetto di pesce che lì si poteva gustare e che tanto ama il banchiere di Milano. In ogni romanzo mi rendo conto che Raoul Sforza non perde occasione di citarla.
Eccola qui di seguito:
Brodetto di scampi e calamari:
Ingredienti
(per 4 persone, il piatto secondo la dose, può essere consumato come antipasto oppure come secondo)
-Circa 500 grammi di scampi e calamari
-Olio extravergine di oliva, aglio, prezzemolo e un cucchiaio di farina, sale.
-Qualche vongola
-Pane toscano a fette
Preparazione:
Mettere scampi e calamari a crudo in una padella con olio, prezzemolo (tritato fine), uno spicchio d’aglio agghiacciato e il cucchiaio di farina; si mescola mantenendo il fuoco medio;
si aggiunga l’acqua delle vongole che precedentemente sono state messe in una casseruola a cuocere;
lasciar bollire per 3 o 4 minuti a fuoco moderato;
servire con i crostini o con fette di pane toscano tostate.
(Nella foto lo chef Cesare Marchigiani mostra la sua creazione. Nell’altra immagine, festa di Natale, 1988. Giorno di chiusura per L’Assassino, ma al suo interno quel giorno festeggiarono tutti insieme tutta la squadra e lo staff dirigenziale del Milan che all’epoca erano di casa presso il ristorante. Per gentile concessione di Giuseppe Natalini)
da Ippolito Edmondo Ferrario | Dic 26, 2022 | News
Hate is forever
Nessuno scambio di auguri, smancerie natalizie o ipocrisie varie.
L’odio è per sempre…questo è tutto ciò che continuerà ad animare il “banchiere nero” per tutto il 2023.
Al suo ritorno in libreria non manca poi molto.
Godetevi questo apparente periodo di festa, perché il peggio deve arrivare.
Stay Tuned!
(Image Stefano Mazzotti)
da Ippolito Edmondo Ferrario | Ott 26, 2022 | News
Il banchiere alla scoperta di Genova e della storia dei suoi quartieri
Negli anni successivi era accaduto che il placido rivolo d’acqua, gonfio di piogge, si trasformasse in un mare di fango pronto a riprendersi ciò che negli anni la speculazione edilizia gli aveva tolto.
Nonostante i morti e i danni, poco era cambiato ed il Bisagno, periodicamente, tornava a far paura.
Era come se in quelle zone aleggiasse una sorta di atavica rassegnazione di fronte alle tragedie, un sentimento che accomunava gli abitanti dei piccoli agglomerati dell’alta valle e quelli dei grandi complessi popolari prossimi alla città, come l’Arizona, quella costola di Molassana compresa tra via Sertoli e piazza Unità d’Italia, tra le più popolose di tutta Genova.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
Le acque del torrente, in apparenza placide, nei giorni di intense piogge potevano trasformarsi e diventare impetuose fino a esondare.
Nella zona in cui giungeva in città, dopo essere sceso dall’omonima valle ed aver raccolto le acque di altri piccoli affluenti, il Bisagno scompariva nel sottosuolo. Negli anni Trenta del secolo scorso si era deciso di imprigionarlo in un alveo di cemento sottostimato per la sua portata.
Quella era la comune tendenza che dominava quegli anni lontani, gli stessi in cui a Milano si coprivano per sempre, relegandoli nel sottosuolo, decine di chilometri di canali.
Tutto ciò era servito per facilitare la costruzione delle arterie urbane e di nuove case.
A Genova in modo particolare, complice una certa disinvoltura delle istituzioni, negli anni Sessanta e Settanta si era edificato un po’ ovunque in nome della crescita economica, senza badare alle conseguenze.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022