Il banchiere sulle tracce del comandante partigiano Bisagno

Il banchiere sulle tracce del comandante partigiano Bisagno

Il banchiere sulle tracce del comandante partigiano Bisagno

Nel novembre del 1943 non si era presentato agli uffici di reclutamento della Repubblica Sociale Italiana ed era salito in montagna.

Dalla natia Genova, in cui viveva con la famiglia, si era unito alle consistenti forze partigiane che operavano in Val Bisagno.

Si era aggregato ad un gruppo di altri giovani come lui, quasi tutti genovesi, che combattevano agli ordini del comandante Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”.

C’erano renitenti alla leva, universitari, qualcuno più anziano che aveva combattuto sui fronti ed era tornato.

Tra quelle montagne a lui sconosciute, Mario aveva trovato una seconda famiglia, uomini con i suoi stessi ideali di libertà e di giustizia, determinati a non arrendersi.

Gli inverni del ’43 e del ’44 erano stati durissimi.

La vita in montagna si era rivelata estremamente difficile per i ribelli, ma grazie alla coesione con i propri compagni anche i momenti peggiori erano stati superati. Il gruppo di Mario operava nell’alta Val Bisagno, con qualche puntata fino al monte Antola o in Val Trebbia.

Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022

 

 

25 aprile 1945. Nel ricordo del Comandante Bisagno

25 aprile 1945. Nel ricordo del Comandante Bisagno

25 aprile 1945. Nel ricordo del Comandante Bisagno

Ripensò poi con orgoglio al codice, scritto da “Bisagno” stesso e chiamato Codice di Cichero, al quale ci si doveva attenere per rimanere a combattere al suo fianco.

Poche regole, semplici ma fondamentali per dimostrarsi partigiani e non briganti: “In attività e nelle operazioni si eseguono gli ordini dei comandanti, ci sarà poi sempre un’assemblea per discuterne la condotta; il capo viene eletto dai compagni, è il primo nelle azioni più pericolose, l’ultimo nel ricevere il cibo e il vestiario, gli spetta il turno di guardia più faticoso; alla popolazione contadina si chiede, non si prende, e possibilmente si paga o si ricambia quel che si riceve; non si importunano le donne; non si bestemmia”.

Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022