A distanza di più di un anno dalla piccola “battaglia” contro la chiusura dell’asilo di via della Spiga a Milano, una “battaglia” fatta di incontri, colloqui e proposte avanzate ai rappresentanti del Comune di Milano, resta una foto a testimonianza di tutto.
I locali dell’asilo, che teoricamente sarebbero serviti per le attività di potenziamento dell’attigua scuola media, in un’ottica di “razionalizzazione” degli asili milanesi, giacciono chiusi e abbandonati.
Personalmente conservo un ricordo spiacevole di quando noi genitori abbiamo dovuto confrontarci, o meglio scontrarci, con l’arroganza della politica, con una classe dirigente, quella della giunta del sindaco Beppe Sala, che a parole si professa vicina alla cittadinanza, ai temi della scuola, dell’educazione e dell’inclusione.
E non posso dimenticare anche le promesse dei rappresentanti delle opposizioni, determinati a sostenerci. Tempo di rilasciare prontamente qualche intervista e dichiarazione sui giornali e anche questi ultimi sono scomparsi.
Comprendo benissimo che l’asilo di via della Spiga sia stato una goccia in mezzo al mare nel difficile compito di amministrare una città come Milano, e ce ne siamo fatti tutti una ragione, ma il senso di disgusto rimane.