Presentazione milanese de I fantasmi del banchiere nero

Presentazione milanese de I fantasmi del banchiere nero

Eldodo Booksellers & Stationers presenta I fantasmi del banchiere nero

Mercoledì 27 novembre 2024 alle ore 18,30 si terrà presso la libreria Eldodo Bookseller (via Vallarsa 11, Milano) la presentazione del romanzo noir “I fantasmi del banchiere nero”.

A presentare la serata Antonio Bozzo con intervento di Roberta Schira.

Si tratta di un avvincente giallo, che vede come protagonista la figura intrigante di Raoul Sforza, noto nel mondo dell’alta finanza per la sua spregiudicata arguzia e per il suo irritante cinismo.

In questo noir il banchiere nero si muove tra le calli di Venezia per risolvere un complicato mistero.

Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia al prezzo di euro 16,90 e nei principali stores digitali.

 

L’imperdibile risotto di Gò

L’imperdibile risotto di Gò

Il banchiere nero non poteva non approdare Da Romano a Burano per il suo imperdibile risotto

 

La destinazione era l’isola di Burano.

Raoul non vi metteva piede da decenni.

Conservava di essa un ricordo vivissimo, legato in particolar modo a un ristorante storico che lì aveva aperto i suoi battenti in anni lontanissimi: Da Romano.

Raoul cenò apprezzando ogni singola portata.

Poco importava che non ci fossero altri avventori, anzi, tutto era ai suoi occhi perfetto.

Quando riassaggiò dopo anni il risotto di Gò, quasi si commosse tanto il sapore e il gusto erano rimasti inalterati nel tempo.

Era un primo piatto fatto con il ghiozzo di laguna, un pesce considerato un tempo “povero” e ora divenuto sempre più difficile da trovare.

 

Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024

 

Metti una notte un banchiere milanese a Venezia

Metti una notte un banchiere milanese a Venezia

Metti una notte un banchiere milanese a Venezia

L’albergo disponeva di un approdo in legno sul principale canale della città. Pur essendo autunno la sera regalava una temperatura insolitamente mite. Si accomodarono a un tavolino.
Poco dopo furono serviti.
La sensazione era quella di ritrovarsi sospesi sulle acque della laguna che a quell’ora, calato il traffico delle imbarcazioni, tornavano a farsi tranquille, quasi placide.
Raoul era ammaliato da quell’atmosfera fiabesca, ovattata, in cui lo sciabordio delle onde che si infrangevano sui moli di pietra diventava una litania incessante, a tratti ipnotica.
Anche l’ondeggiare di una gondola ormeggiata a una delle paline davanti a loro assumeva valenze oniriche.
Venezia sembrava sotto il giogo perenne di un incantesimo infrangibile e tutto, agli occhi del banchiere assumeva una prospettiva meravigliosa.
Si concentrò sul profumo intenso del suo whisky e saziato l’olfatto alzò il bicchiere, invitando Mara a un insolito brindisi.

Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024

 

Il banchiere nero riparte dalla libreria Feltrinelli di piazza del Duomo a Milano

Il banchiere nero riparte dalla libreria Feltrinelli di piazza del Duomo a Milano

Il banchiere nero riparte dalla libreria Feltrinelli di piazza del Duomo a Milano

Un rito particolarmente gradito per molti scrittori, milanesi e non, è quello di passare alla storica e fornitissima libreria Feltrinelli di piazza del Duomo (L’ingresso, per chi non lo sapesse, è in Galleria Vittorio Emanuele II) per firmare le copie dei propri romanzi.

Così, qualche giorno fa, grazie all’ospitalità e all’iniziativa di Mauro Cremon, mi sono recato per questo appuntamento ormai fisso per me e per il banchiere di Milano.

Buona lettura

 

 

 

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Il male esiste. Il male non scompare mai del tutto, anche se non lo si vede

Il male esiste. Il male non scompare mai del tutto, anche se non lo si vede

Non ascoltare quello che ti dicono gli altri. Se hai paura quando passi per una calle o attraversi un campiello, anche se in apparenza non c’è nulla da temere, è perché lì c’è il male.
Il male non scompare mai del tutto, sta a te riconoscerlo e rimanere in guardia quando lo incontri.
Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024
Il vizio di noi scrittori…James Coburn alla Trattoria alla Madonna di Venezia

Il vizio di noi scrittori…James Coburn alla Trattoria alla Madonna di Venezia

Il vizio di noi scrittori. James Coburn alla Trattoria alla Madonna di Venezia
A volte capita che si senta il desiderio di inserire, tra le righe di un romanzo, un episodio vero, di vita vissuta, camuffandolo con la finzione, ma il ricordo di esso, a distanza di tanti, troppi anni forse, rimane vivissimo…
«Stasera mi sento buono. D’altronde ho cenato alla Trattoria alla Madonna, ritrovando i piatti di un tempo. C’è mai stata?», le domandò il banchiere più interessato a sapere se Mara conoscesse la storica trattoria, invece che disquisire ancora sui fatti appena accaduti.
«Sì, qualche volta», rispose lei incerta. «Allora avrà assaggiato i meravigliosi antipasti e gli spaghetti al nero di seppia. Ricordo ancora una mia cena risalente al 1988. Per la cronaca ero latitante, a causa del solito accanimento giudiziario che ho subito negli anni. Detto questo ero a Venezia in occasione della mostra di un artista che amo e di cui ho molte opere in collezione, Federico Zandomeneghi, fra l’altro veneziano. Quella sera a cena, al tavolo accanto al mio c’era James Coburn, protagonista del film Giù la testa. Belli quei tempi in cui gli uomini tenevano molto di più all’eleganza e allo stile, rispetto a oggi. Ma pazienza», tagliò corto come se non avesse più voglia di continuare nel ricordo.
Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024