La campagna elettorale appena conclusa
Ripensò alla campagna elettorale appena trascorsa, a quando ancora si prestava metodicamente a essere immortalato, dopo ogni comizio, accanto ai militanti che glielo chiedevano.
Bagni di folla, abbracci, baci e foto facevano parte della quotidianità di Villa.
Nei mesi che avevano preceduto la sua elezione aveva viaggiato sempre con al seguito un fotografo, incaricato di immortalarlo in qualsiasi momento: quando entrava in un bar per una semplice colazione, oppure mentre passeggiava tra la gente nei mercati rionali o ancora durante qualche inaugurazione.
Tutto quel materiale confluiva sui social, puro carburante per alimentare la macchina elettorale intorno alla sua persona. Villa seguiva le orme di Benito Mussolini, rielaborando in chiave moderna il culto della sua persona: non c’erano foto mentre partecipava alla battaglia del grano, ma non mancavano quelle in cui si prodigava a pubblicizzare prodotti enogastronomici rigorosamente italiani.
E tra una spremuta di arance di Sicilia, una piadina romagnola con squacquerone e prosciutto crudo del Consorzio di Parma o una pizza napoletana, Villa si faceva rappresentante del sovranismo nazionale.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022