25 aprile 1945. Nel ricordo del Comandante Bisagno
Ripensò poi con orgoglio al codice, scritto da “Bisagno” stesso e chiamato Codice di Cichero, al quale ci si doveva attenere per rimanere a combattere al suo fianco.
Poche regole, semplici ma fondamentali per dimostrarsi partigiani e non briganti: “In attività e nelle operazioni si eseguono gli ordini dei comandanti, ci sarà poi sempre un’assemblea per discuterne la condotta; il capo viene eletto dai compagni, è il primo nelle azioni più pericolose, l’ultimo nel ricevere il cibo e il vestiario, gli spetta il turno di guardia più faticoso; alla popolazione contadina si chiede, non si prende, e possibilmente si paga o si ricambia quel che si riceve; non si importunano le donne; non si bestemmia”.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022